La tradizione del ricercareù: Sherman, Gatti, Levi Della Torre, Gas e Iudice
… L’ambito referenziale del più giovane dei cinque, Iudice, volge infine alle più consolidate “scuole” della figurazione contemporanea, quelle britanniche (Freud), francese (Garel, per limitarci a un nome) e soprattutto spagnola (Antonio López). Iudice lavora sul tema, eterno, della collocazione di una figura in una spazialità, qui l’interno domestico, quotidiano ed esperito autobiograficamente. L’introversione tematica, che include corporalità e scandaglio verso il “sé”, magari nell’accezione e nel confronto, caro a Jean Clair di “identità e alterità”, è aspetto che colloca Iudice in alcuni versanti della contemporaneità. Ma quel che colpisce, al di là di queste considerazioni, è la dignità attribuita dall’artista siciliano al Disegno, che intende come opera definitiva, approdo e non preliminare, quasi a voler assegnare alla più spartana e silente tra le discipline dell’arte visiva una funzione comportamentale, a voler comunicare la volontà di una non più demandabile conservazione di codici toccati in eredità a quelli che verosimilmente saranno per molti anni gli ultimi dei pittori e dei disegnatori. …
in catalogo: figure luoghi riflessioni dell’identità, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, 1998
38º premio Suzzara MN